Risulta alla scrivente O.S. che in questi giorni, in prossimità dell’apertura delle contrattazioni integrative di
scuola, l’unico sindacato che non ha firmato il CCNL 2019-2021 ha inviato alle scuole una nota del suo ufficio
legale al fine di intimare alle stesse di consentire la sua partecipazione all’informativa e al confronto sindacale,
minacciando in caso contrario azioni giudiziarie “con richiesta di risarcimento di tutti i danni subiti e subendi”.
Ciò non è possibile in quanto, con un’ordinanza cautelare del tribunale di Roma (che ha superato una precedente
dell’aprile 2024), questa organizzazione è stata esclusa dalle relazioni sindacali previste dal CCNL fino a
pronunciamento definitivo del giudice previsto per dicembre 2024.
Già questo sindacato ha tentato di partecipare al confronto presso il Ministero ma, sulla base della suddetta
seconda ordinanza, è stato allontanato dai funzionari ministeriali. Comportamento che sta cercando di replicare
in tutti gli uffici scolastici regionali e nelle scuole.
L’ARAN, dal canto suo, ha già chiarito, sia rispondendo ad un quesito di una scuola, sia con una recente nota:
che chi non ha firmato il CCNL 2019/2021, non ha diritto di partecipare, a nessun livello (nazionale,
regionale, di scuola) né alle trattative integrative, né al confronto, né all’informativa.
Le scuole sono luogo di legalità ed è sconveniente che un sindacato disconosca leggi e sentenze.
La FLC CGIL sarà a fianco dei Dirigenti Scolastici e delle RSU che respingeranno pressioni e intimidazioni
nel rispetto della legalità contrattuale e dei principi democratici che prescrivono l’accettazione dei provvedimenti
emanati dal potere terzo dell’ordinamento giudiziario.
da Sric80900x-psc